martedì 30 luglio 2013

La Nuova Learning Week di Regione Lombardia

L'Avviso di Regione Lombardia "Nuova Learning Week" - per la costituzione del Catalogo 2013/2014 e 2014/2015 - è online qui.

Attive dal 2008 (qui e qui i blog di due percorsi che ho curato per Istituto Santachiara), le Learning Week sono "settimane di studio, apprendimento, acquisizione di esperienze e sviluppo di relazioni, in modalità intensiva full immersion - anche residenziali" rivolte a studenti di almeno sedici anni di età.

Rispetto alle precedenti edizioni, queste le principali novità del bando.

# Le aree di intervento (cinque) sono suddivide in due linee d'azione ciascuna, e così ridefinite:
A. Successo formativo.
Percorsi finalizzati a consolidare le competenze sviluppate nell’ambito dei programmi scolastici.
I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà.
II. Rafforzamento delle competenze.
B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani.
Percorsi mirati a sviluppare il senso del rispetto reciproco, la solidarietà, la capacità di accoglienza e apertura senza pregiudizi, anche in termini di educazione alla cittadinanza attiva.
I. Integrazione socio-culturale.
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione.
C. Orientamento.
Percorsi finalizzati a fornire agli studenti strumenti di orientamento e auto-valutazione, per operare scelte formative e/o professionali consapevoli.
I. Orientamento alla formazione.
II. Orientamento al lavoro.
D. Bisogni educativi speciali.
Percorsi che si propongono di realizzare contesti educativi e formativi privilegiati, mirati all’inclusione scolastica degli studenti.
I. Integrazione degli studenti con disabilità.
II. Rafforzamento dell’autonomia volti a sostenere studenti con DSA.
E. Transnazionalità.
Percorsi organizzati all’estero (nell’ambito dei Paesi UE) e in collaborazione con partner europei.
I. Confronto fra modelli.
II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva.

# In sede di progettazione dei percorsi, è richiesta particolare attenzione ai temi del patrimonio culturale materiale e immateriale, del settore dell’industria culturale e delle imprese e professioni creative, del patrimonio paesaggistico e ambientale, dell'ecologia, della sostenibilità e della green economy (premialità addizionale in sede di valutazione).

# È obbligatorio un partenariato tra l’operatore accreditato dalla Regione Lombardia e almeno una Scuola secondaria di secondo grado / Istituto di Istruzione secondaria superiore.

# È possibile (incoraggiata) l'estensione del partenariato ad altri soggetti (accreditati e/o non accreditati), alle università e alle istituzioni AFAM.

L'avviso scade il 15 ottobre 2013.

venerdì 26 luglio 2013

Pavialearning 2.0: i materiali del seminario

Lo scorso 24 maggio la comunità professionale di Pavialearning 2.0 si è confrontata nell'ambito del seminario pubblico Didattica digitale e comunità professionali | Un’esperienza in provincia di Pavia (qui il programma del seminario, qui il blog di Pavialearning 2.0).

Ora sono online i materiali di presentazione utilizzati da alcuni dei relatori:

Pavialearning 2.0: attualità e continuità (Marzio Rivera)
Nuove didattiche con le nuove tecnologie.Esperienze e prospettive (Aurora Mangiarotti)
Infrastrutture delle reti informatiche nelle scuole. Analisi di caso e soluzioni (Guido Vinciguerra)
Docenti esperti in didattica con tecnologie digitali. Certificare le proprie competenze (Nicoletta Albani)
Media Literacy – Alfabetizzazione mediatica. La trasformazione di conoscenze in competenze (Alexandra Berndt)
Ambienti di apprendimento fluidi e cultura solida: conflitto, dilemma o sfida? (Federica Scarrione).

Vedi anche:

giovedì 25 luglio 2013

Dicci la tua! & Partecipa! al Rione Pelizza di Pavia

Dopo la camminata in quartiere e le uscite sotto l'ombrellone, venerdì 12 luglio abbiamo chiuso la fase di conoscenza del Rione Pelizza (a Pavia, nell'ambito del progetto Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale) distribuendo nelle buche delle lettere di tutto il rione un volantino con questo testo:

Dicci la tua!
&
Partecipa!
Per un Rione Pelizza più bello e vivo! 
Al Rione Pelizza vogliamo coinvolgere gli abitanti per renderli protagonisti,
ideatori e attori di progetti per migliorare il quartiere:
sia feste ed eventi; sia iniziative per la rigenerazione e l'uso di spazi pubblici.
A giugno e luglio abbiamo realizzato una camminata in quartiere
e abbiamo chiacchierato con alcuni di voi sotto un ombrellone verde.
A settembre torneremo nel rione per provare a realizzare progetti insieme.
 
Vi aspettiamo!
Edoardo, Fabio, Luca, Marco
 
Se sei interessato a partecipare, segnala la tua disponibilità a:
rionepelizza@gmail.com
Centro Comes
Via Fratelli Cervi 9 | Pavia | 0382 529771
Da lunedì a venerdì, dalle 14.30 alle 18.00
 
Rione Pelizza è un'azione di Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale:
nei prossimi tre anni, e fino alla primavera 2016, attività, iniziative ed eventi per promuovere coesione
sociale in tutta l'area Pavia Ovest della città.

Le attività del progetto riprendono a settembre: continuerò a documentarle su cowblog.

Vedi anche:
Dicci la tua! al Rione Pelizza di Pavia 
Marianella Sclavi, Avventure urbane, Elèuthera, 2002 


Magutdesign Social Hub

È stata prorogata fino al 2 agosto la mostra Magutdesign Social Hub, allestita a Roma, presso la Casa dell'Architettura, nell'ambito della rassegna In viaggio con Calvino.
Magutdesign, che in mostra espone i propri progetti "social", è una società tra professionisti che operano nel campo del design (qui i giornali murali dell'iniziativa Legami Comunitari: grafica editoriale di Magutdesign, coordinamento editoriale ed elaborazione/revisione testi del sottoscritto).
Magutdesign propone un concetto di design che integra comunicazione visiva, allestimento dello spazio, tecnologia, design for all e service design, quindi un approccio esteso rispetto a quello ormai entrato nel linguaggio comune.

Magutdesign Social Hub
Fino al 2 agosto 2013
Casa dell'Architettura
Galleria Primo Anello
Piazza M. Fanti 47, Roma

www.magut.com
Magutdesign su Facebook
Magut per Legami Comunitari

lunedì 1 luglio 2013

Dicci la tua! al Rione Pelizza di Pavia

Dopo la camminata in quartiere del 13 giugno, che ha coinvolto i partner e le organizzazioni della rete di Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale, al Rione Pelizza di Pavia Ovest abbiamo lanciato Dicci la tua! - iniziativa di conoscenza e ascolto attraverso la quale, come gruppo di lavoro, intendiamo rompere il ghiaccio e avviare un dialogo con gli abitanti.

Finanziato da Fondazione Cariplo, dal Comune di Pavia e da Aler, Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale svilupperà, nei prossimi tre anni e fino alla primavera 2016, attività e iniziative per promuovere coesione sociale in tutta l'area Pavia Ovest della città.

Al Rione Pelizza vogliamo coinvolgere i cittadini per renderli protagonisti, ideatori e attori di progetti di miglioramento: sia feste ed eventi; sia iniziative per la rigenerazione e l'uso di spazi pubblici.

Così abbiamo deciso, innanzi tutto, di conoscerli gli abitanti della Pelizza, e di farci conoscere a nostra volta.
 
In occasione della camminata in quartiere, abbiamo lanciato Dicci la tua!, distribuendo un volantino per creare un po' di aspettativa. Nel testo (riprodotto qui a lato), abbiamo riassunto i nostri obiettivi e abbiamo dichiarato che ci saremmo presentati nelle strade del rione con una sorpresa, indicando le date e gli orari: venerdì 21 e 28 giugno e venerdì 5 e 12 luglio, dalle 17 alle 20.

Nelle due giornate convenute di giugno, prima in via Pampuri, quindi in via Martinetti, abbiamo installato un ombrellone verde e un tavolo rosso con sedie coordinate e abbiamo messo in opera i nostri attrezzi da lavoro:
- un pieghevole (riprodotto sotto) per spiegare perché eravamo lì
- fogli bianchi
- pennarelli colorati
- una macchina fotografica.
Ai cittadini, che mano a mano si sono avvicinati curiosi, abbiamo chiesto di raccontarci il quartiere con tre parole positive e con altre tre che esprimessero criticità. Tutti sono stati invitati a farsi foto-ritrarre: per cambiare le cose servono facce e persone, non solo chiacchiere!

Dicci la tua! prosegue nei primi due venerdì di luglio, sempre dalle 17 alle 20; questa volta collocheremo l'ombrellone davanti al supermercato Unes, in via Fratelli Cervi.
A fine settembre, con una mostra-evento, restituiremo pubblicamente i risultati.

Metodologie di riferimento (per approfondire)

(Testi parzialmente tratti da M. Sclavi, Avventure urbane, Eléuthera, Milano, 2002, citati in A più voci, a cura di Luigi Bobbio, Edizioni Scientifiche Italiane, Roma, 2004).

L’outreach 
Gli operatori sociali sanno benissimo che le persone con i problemi più gravi difficilmente si presentano spontaneamente presso di loro per ricevere i servizi di cui avrebbero un grandissimo bisogno; occorre andarle a cercare.
Questa pratica dell’andare a cercare è stata chiamata outreach (letteralmente: raggiungere fuori). Lo stesso termine è impiegato nella progettazione partecipata e può essere definita come andare a consultare le persone piuttosto che aspettare che esse vengano da noi (N. Wates, Community Planning Handbook, Londra, Earthscan, 2000).
Le amministrazioni sono tradizionalmente abituate ad aspettare che gli utenti arrivino da loro, presentando domande, istanze, dichiarazioni, certificati. Qui bisogna procedere nel modo opposto: non è più il cittadino che si muove verso lo sportello, ma è lo sportello (l’istituzione) che si muove verso il cittadino. Le amministrazioni non possono conoscere veramente quali sono i problemi e chi sono i loro possibili interlocutori finché non riescono a scovarli sul territorio. Gli strumenti e le modalità dell’outreach sono assai varie. Per esempio (ma se ne possono immaginare o inventare altre):
• distribuzione di materiale informativo nelle case oppure direttamente alle persone in situazioni di aggregazione (mercati, assemblee, negozi, ecc.);
• articoli su giornali locali, spot informativi su radio e tv;
• interventi informativi e di scambio mirati nell’ambito di riunioni di specifici gruppi (ad esempio, una bocciofila, un centro sportivo, un’associazione ricreativa);
• strutture mobili (caravan, camper, container) possono essere utilizzate come uffici mobili per restituire anche a livello simbolico la presenza sul campo e garantire la possibilità di una consultazione iniziale;
• svolgimento di camminate di quartiere;
• attivazione di punti di riferimento in loco.
L’importante è il concetto di andare fuori a cercare. L’outreach è... la montagna che va da Maometto.

Camminate di quartiere
I progettisti, gli urbanisti e gli altri specialisti di solito lavorano prevalentemente sulle carte e sui dati. In questo modo riescono a vedere molti aspetti che gli abitanti non sono in grado di conoscere. Ci sono però molti altri aspetti che gli abitanti conoscono e che gli specialisti non possono cogliere. La camminata di quartiere è un metodo che aiuta a superare questo fossato. Consiste in una o più passeggiate per il  quartiere, in cui piccoli gruppi di residenti (da 10 a 30) guidano i professionisti o i funzionari in un giro per l’area interessata.
Mentre il gruppo cammina si incrociano osservazioni, domande, apprezzamenti, desideri, in modo libero e rilassato, e si raccolgono impressioni, stralci di storia del quartiere, problemi, esperienze, ricordi. La passeggiata rappresenta anche l’occasione per rivolgere la parola ai passanti, incuriosendoli e invitandoli a esprimere informazioni o pareri ed eventualmente a unirsi alla camminata.
La camminata di solito finisce in un luogo di riunione, nel quale viene offerto un piccolo rinfresco. È l’occasione per continuare la conversazione, per scambiarsi le impressioni e fissare alcuni punti.

Vedi anche: