Tra l'altro, mi occupo del coordinamento editoriale, della redazione dei testi e
della distribuzione in quartiere del giornale murale del
progetto (che esce anche in formato elettronico): un lavoro che svolgo relazionandomi con i partner di progetto
e (per quanto riguarda la distribuzione) con i commercianti e i
cittadini della Circoscrizione 5 (un centinaio di copie del giornale
vengono affisse nei negozi e nei bar del quartiere e agli ingressi dei
caseggiati di edilizia residenziale pubblica, il cuore dell'iniziativa
di Legami Comunitari).L'esperienza del giornale murale (che esce da sedici mesi consecutivi con la sola pausa di agosto) ci ha insegnato alcune cose utili:
- il giornale murale alimenta condivisione e consenso intorno alle iniziative e alle attività del progetto ("ma allora è vero che a settembre torna il mercato rurale!");
- la continuità delle uscite è decisiva: crea aspettativa, dà il senso di un progetto che si prende cura del quartiere con serietà e mantenendo le promesse ("ci vediamo il mese prossimo, con altre iniziative" - e poi il mese prossimo il giornale viene consegnato per davvero);
- per gli operatori coinvolti nelle diverse azioni, confrontarsi, ogni mese, sui contenuti da pubblicare è un modo per misurarsi su punti di forza e criticità del progetto, per mettere a fuoco i concreti passi avanti che si sono realizzati ("che cosa, concretamente, realizzo questo mese in quartiere?");
- l'esercizio di comunicare le "cose che si fanno" in modo comprensibile ai cittadini abitua a superare il linguaggio da progettisti e da operatori: un modo di esprimersi troppo spesso autoreferenziale e incomprensibile.