venerdì 1 novembre 2013

Il Documento Programmatico Previsionale Pluriennale 2013-2018 di Fondazione Cariplo

Fondazione Cariplo ha reso pubblica la bozza del Documento Programmatico Previsionale Pluriennale (D3P) 2013-2018, che la Commissione Centrale di Beneficenza ha elaborato per delineare la strategia di intervento della Fondazione stessa per i prossimi sei anni.
In attesa dell'approvazione del testo definitivo (5 novembre), Fondazione Cariplo raccoglie osservazioni via email (comunicazione@fondazionecariplo.it) o tramite i suoi profili Facebook e Twitter.

Al D3P fanno seguito il Documento Programmatico Previsionale (DPP),
che contiene il budget del primo anno e le migliori previsioni dei successivi due anni, e i Piani D’Azione (PdA), che tracciano le linee guida per lo sviluppo di strumenti coerenti con agli Obiettivi Strategici.

Il D3P individua tre obiettivi strategici trasversali alle quattro aree di intervento della Fondazione:
- crescita dei giovani e loro valorizzazione sociale;
- coesione sociale, beni comuni e welfare comunitario;
- benessere della persona.
Il D3P conferma le quattro aree di tradizionale intervento della Fondazione:
Ambiente;
Arte e cultura;
Ricerca scientifica e trasferimento tecnologico;
Servizi alla persona.

Di seguito, una sintesi (stralci del testo completo con grassetti miei) del D3P. Qui, tutto il documento.

Area Ambiente
Obiettivi generali:
- sviluppare un sistema efficace di gestione, tutela e valorizzazione dei beni comuni e delle risorse ambientali e territoriali;
- ridurre gli impatti ambientali connessi alle attività di produzione e consumo;
- creare opportunità per una nuova economia e un benessere della persona duraturo e responsabile nei confronti dei diritti delle generazioni future e di tutte le popolazioni del mondo.
Obiettivi specifici:
- creare e diffondere strumenti a supporto dello sviluppo di nuove politiche per l’ambiente e della pianificazione ambientale e dell’uso del territorio concertata e informata da parte delle comunità locali;
- puntare sull’educazione alla sostenibilità per la diffusione di comportamenti ambientalmente corretti, attraverso il rafforzamento del ruolo della società civile e la valorizzazione del dialogo interculturale e intergenerazionale, anche promuovendo nuove opportunità di sviluppo della green economy e dei green jobs;
- migliorare la pianificazione, la gestione e la fruizione delle risorse ambientali, sostenendo in particolare una tutela e una fruizione rispettosa sia del patrimonio naturale sia della tradizione culturale, che mirino a coniugare conservazione e sviluppo sostenibile e a coinvolgere tutta la comunità nella cura del proprio territorio;
- favorire nuovi modelli di consumo dell’energia e delle risorse naturali, promuovendo interventi volti all’identificazione degli sprechi, alla riduzione dei consumi e all’adozione di innovative soluzioni costruttive, nonché l’utilizzo di fonti rinnovabili;
- promuovere una mobilità sostenibile delle persone e delle merci, favorendo sia la mobilità dolce, sia l’introduzione di sistemi innovativi di gestione dei trasporti, che garantiscano il diritto alla salute e il buon uso del territorio.

Area Arte e cultura
Tre sotto-aree.

Cultura e sviluppo
Utilizzando meccanismi tipici della pianificazione strategica della cultura, già sperimentati soprattutto nell’ambito del progetto Distretti Culturali, Fondazione Cariplo promuoverà processi di coordinamento e integrazione delle politiche e dei programmi tra gli enti locali e le organizzazioni culturali del territorio.
Parallelamente, la Fondazione proseguirà il cammino intrapreso negli ultimi anni a sostegno della conservazione, del restauro e della messa in sicurezza del patrimonio a rischio attraverso interventi innovativi sotto il profilo metodologico.
Questi interventi dovranno essere in grado da una parte di creare occupazione e nuove professionalità sul territorio e dall’altra di coinvolgere e condurre le comunità a riappropriarsi e divenire custodi del loro patrimonio artistico e culturale.

Cultura e impresa
Fondazione Cariplo sosterrà il consolidamento delle istituzioni culturali attraverso l’adozione di modelli organizzativi più sostenibili che, alla qualità della proposta artistica e culturale, sappiano affiancare l’applicazione di principi tipici del mondo imprenditoriale. Inoltre, la Fondazione favorirà l'incontro tra tali istituzioni e le imprese.
La Fondazione continuerà a scommettere sull’innovazione e la creatività giovanile in ambito culturale puntando al rafforzamento dell’approccio imprenditoriale e alla creazione di occupazione giovanile qualificata.
Infine una novità: Fondazione Cariplo intende esplorare delle forme per contribuire alla patrimonializzazione di determinati soggetti del settore culturale attraverso strumenti filantropici più elaborati.

Cultura e cittadinanza
La Fondazione rinnoverà il proprio impegno a favore dell’incremento della domanda di cultura da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo, investendo in iniziative capaci di stabilire un rapporto diretto con i cittadini e di favorirne l’abitudine a frequentare i luoghi della cultura.
La Fondazione continuerà a puntare sulle istituzioni del settore come “mediatori culturali” stimolandole a coinvolgere sempre più i cittadini nei processi di fruizione e produzione culturale.
(connessioni tra l’Area Arte e Cultura e quella dei Servizi alla Persona).

Area Ricerca scientifica e trasferimento tecnologico
Fondazione Cariplo sosterrà le ricerche più competitive e all’avanguardia nel panorama internazionale e incoraggerà linee di ricerca non convenzionali, utili a incrementare la dinamicità dei sistemi di produzione scientifica. Particolare attenzione a:
- partnership tra gruppi e organizzazioni che operano nel campo della ricerca scientifica sia sul territorio di riferimento, sia favorendo la collaborazione tra questi e i migliori centri internazionali;
- valorizzazione delle conoscenze prodotte, attraverso la divulgazione nella società dei risultati ottenuti, privilegiando modalità che assicurino una comunicazione scientifica libera da pregiudizi e perseguendo contemporaneamente l’alfabetizzazione scientifica;
- internazionalizzazione dei percorsi di laurea e post laurea e potenziamenti del rapporto osmotico tra università e impresa;
- integrazione dei metodi e dei risultati delle scienze dure con quelli delle scienze organizzative, economiche e sociali: ponendo al centro i fabbisogni del territorio e delle comunità locali;
- sostegno alla ricerca utile al miglioramento della qualità della vita.

Area Servizi alla persona
Nel campo dei servizi alla persona, l’azione della Fondazione si concentrerà, in continuità anche con le scelte assunte in passato, principalmente in ambito “sociale”, secondo una definizione allargata che include in questo settore oltre alle tradizionali politiche socio-assistenzali, anche quelle abitative, di inserimento lavorativo e connesse ai processi di apprendimento.
Principi di riferimento:
- approccio fortemente sussidiario che valorizzi prioritariamente il protagonismo delle organizzazioni di privato sociale più vicine ai soggetti che manifestano il bisogno;
- impegno all’attivazione delle risorse (personali e comunitarie), sostenendo la responsabilizzazione delle comunità e degli individui, la compartecipazione dei singoli portatori di bisogno, mantenendo attenzione ai contesti più fragili; verrà quindi privilegiata una prospettiva promozionale, volta a perseguire l'emancipazione dal bisogno, ma anche dall'assistenza, rafforzando le dimensioni dell'autonomia personale e della partecipazione attiva alla vita sociale;
impegno a favorire convergenze tra strumenti diversi: fondo perduto, finanziamenti, nuovi strumenti di finanza sociale, fondi immobiliari (housing sociale);
- una tensione sistematica a favorire da un lato la ricomposizione delle risorse (pubbliche e private), per valorizzare una complementarità virtuosa ed evitare diseconomie, sprechi e duplicazioni e dall’altro la “patrimonializzazione delle comunità”;
- attenzione alla costruzione di sistemi di governance locale basati su reti multilivello e multistakeholder, sulla base di competenze specifiche, sviluppando processi di negoziazione e di co-partecipazione, superando una logica gerarchica e burocratica o ipercompetitiva per arrivare a una vera e propria programmazione sociale allargata che sappia selezionare priorità condivise e soluzioni sostenibili d’intervento.