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martedì 5 aprile 2016

Comunità Chiama LAB | Laboratorio gratuito di co-progettazione in partnership

Di Marco Cau e Graziano Maino

Un laboratorio gratuito, divertente, pratico per approfondire il tema della co-progettazione in partnership.

Per tutti.

Ad Arco e a Trento, in due bei posti.

Iscrizioni ancora aperte. Nel parliamo in questo post.

Info e iscrizioni qui. Tweetbook post-produzione qui.


Comunità Chiama


Non Profit Network – Csv Trentino lancia Comunità Chiama, un nuovo bando per sostenere progetti di comunità promossi da associazioni di volontariato in collaborazione con altre organizzazioni del territorio.


Comunità Chiama è una linea di finanziamento pensata da Non Profit Network – Csv Trentino per favorire processi di progettazione partecipata e generare benessere nelle comunità; è una opportunità per finanziare progetti di rete; è un nuovo modo di promuovere processi collaborativi per rispondere a bisogni sociali condivisi; è imparare a fare comunità.


Comunità Chiama LAB


Preparati! Comunità Chiama LAB è un’occasione che Non Profit Network – CSV Trentino offre alle tutti coloro che intendono preparare al meglio la candidatura al bando Comunità Chiama e anche ad altri, non trentini, che intendono approfondire il tema della co-progettazione in un laboratorio breve, gratuito e divertente.


Mettiti alla prova! Comunità Chiama LAB è un laboratorio di progettazione: un’opportunità per sviluppare competenze, acquisire strumenti e sperimentare concretamente metodologie per co-progettare in partnership oltre che un’occasione di approfondimento sugli obiettivi e sugli aspetti tecnici del nuova linea di finanziamento.

Fai un salto! Comunità Chiama LAB sollecita idee progettuali incentrate su nuove forme di partecipazione e volontariato e su iniziative di welfare comunitario per garantire il benessere delle comunità e la coesione sociale.



Metodo di lavoro


Ingredienti. Nell’ambito di Comunità Chiama LAB, verranno focalizzati i diversi ingredienti costitutivi di un progetto collaborativo: il contesto, l’idea, il problema, il capitale sociale, l’ecosistema, gli stakeholder, gli obiettivi, le azioni, il coordinamento, le risorse, i costi, le entrate, lo storytelling, i risultati, la scheda progetto.


Preparazione. Il laboratorio sarà caratterizzato da un approccio divertente e operativo, basato sull’imparare facendo, che consentirà di avere uno sguardo d’insieme su tutti questi ingredienti e di connetterli, favorendo un approccio circolare alla costruzione del progetto, facilitando la progettazione collaborativa, incentivando l’emersione di soluzioni creative.


Specialità. Lavoreremo sulle idee progettuali dei partecipanti, utilizzando tecniche di progettazione efficaci e stimolanti, metodologie per facilitare la collaborazione, strumenti per favorire l’innovazione sociale. Non mancheranno spunti teorici e link di approfondimento.



Programma (in tre moduli)


Comunità Chiama LAB si sviluppa in tre moduli, tra loro connessi, della durata di mezza giornata ciascuno.


Modulo UNO
#Esplora #Intreccia


Le idee progettuali nascono in un contesto, si sviluppano in un ecosistema, richiedono alleanze, affrontano problemi.


Nell’ambito del primo modulo verranno affrontate le seguenti questioni. Quali punti di forza e di debolezza esprimono il territorio e la comunità? Quali opportunità emergono dal contesto? Quali problemi si intendono affrontare?
Qual è l’idea alla base del progetto in partnership? In che modo la proposta progettuale può contribuire a risolvere i problemi individuati?
Di quali relazioni formali o informali dispone chi avanza la proposta progettuale? Chi sono gli stakeholder del progetto? Quali organizzazioni sono interessate d/all’ecosistema di progetto e a che titolo?


Modulo DUE
#Collabora #Metti_a_fuoco


I progetti puntano a obiettivi trasformativi, si declinano in azioni e attività, hanno bisogno di cura e di coordinamento.


Il secondo modulo è dedicato alla messa a fuoco del progetto. Quali sono gli obiettivi trasformativi del progetto? Quali cambiamenti si ricercano? In quali azioni si articola il progetto? In quali attività si sviluppa ciascuna azione? In quali tempi si intendono realizzare le diverse attività? Quale coordinamento e quale governance (assetto di responsabilità) si immagina per il progetto? Come si compone il gruppo di lavoro di progetto (project management community)? Quali competenze e quali sensibilità sono necessarie?


Modulo TRE
#Trova_le_energie  #Comunica


Per realizzare i progetti servono risorse: occorre dunque individuare fonti di finanziamento e per questo i progetti vanno raccontati, comunicati, rendicontati.


Nel corso del terzo modulo poniamo al centro il tema delle energie e delle risorse necessarie per realizzare il progetto. Attraverso quali canali ottenere i finanziamenti necessari? Quale budget per realizzare azioni e attività previste dal progetto? Come quantificare, declinare, organizzare i principali costi dell’iniziativa? Come individuare le entrate?
Come costruire la comunicazione del progetto e la sua rendicontazione sociale? Quali sono i risultati attesi e quantificabili dell’intervento? Come comunicarli?



Perché partecipare?


Per sviluppare le tue competenze nella progettazione partecipata per fare comunità, Non Profit Network – Csv Trentino ti invita a partecipare a una delle due edizioni di Comunità Chiama LAB, che si svolgeranno:


Arco |  Via Caproni Maini, 26/E | presso lo Spazio Giovani di Arco.
venerdì 8 aprile 2016 | dalle 14.00 alle 19.00
sabato 21  maggio 2016 | dalle ore 9.00 alle 18.00


Trento | Parco delle Albere | presso il Muse.
sabato 9 aprile 2016 | dalle ore 9.00 alle ore 18.00
venerdì 20 maggio 2016 dalle ore 14.00 alle ore 19.00



Conduttori


Comunità Chiama Lab sarà animato da Marco Cau e Graziano Maino soci di pares.it.
Marco Cau, agente di sviluppo locale, collabora a progetti multidisciplinari e multiattore per promuovere e valorizzare territori, comunità e imprese. caublog.com | @marco_cau | m.cau@pares.it  
Graziano Maino, consulente e formatore, accompagna processi di innovazione e collaborazione nei gruppi e tra organizzazioni pubbliche, private, nonprofit. mainograz.com | @Mainograz | g.maino@pares.it



Chi può partecipare


Il laboratorio, gratuito, è aperto a tutti e in particolare alle associazioni di volontariato del Trentino e non solo, ai responsabili dei Poli Sociali, ai referenti dei Piani Giovani di Zona, a giovani professionisti, a volontari e cittadini interessati.



Come partecipare


Il laboratorio è gratuito.
Per partecipare è necessario iscriversi online (www.volontariatotrentrentino.it) entro il 7 aprile 2016.
Per saperne di più, visita il sito www.volontariatotrentino.it
Per info scrivi a: progettazione@volontariatotrentino.it

mercoledì 2 marzo 2016

Collaborare e comunicare nella scuola attraverso lo sviluppo delle competenze digitali

di Luciano Barrilà, Marco Cau e Graziano Maino

Il post completo da cui è tratto il seguente brano è stato pubblicato qui, sul sito "percorsi di secondo welfare".




Il metodo
Per cambiare le modalità organizzative, lavorare con stile collaborativo, comunicare i propri progetti e servizi, attivare alleanze tra istituti, promuovere collaborazioni con altre organizzazioni pubbliche e private, è decisivo introdurre e utilizzare con competenza gli strumenti digitali.
Con le modalità workshop e project work, abbiamo sperimentato la realizzazione di laboratori di formazione-intervento finalizzati ad accrescere le competenze digitali dei gruppi di lavoro, nella piena consapevolezza che le tecnologie vadano ormai considerate una componente fondamentale della cassetta degli attrezzi di ogni organizzazione. Un'organizzazione che collabora con altre organizzazioni, oggi, non può esimersi da fare affidamento su gruppi di project management che padroneggino strumenti digitali per la comunicazione veloce, per la condivisione di documenti, per il lavoro a distanza, per la scrittura collaborativa a più mani.
Tenendo conto, di volta in volta, dei diversi contesti, abbiamo elaborato proposte modulari, costruite attingendo liberamente da un catalogo di strumenti che, nella nostra esperienza, si sono rivelati i più utili e curati. Inoltre, abbiamo utilizzato i medesimi strumenti per arricchire la prima esperienza descritta (il laboratorio Progettare in partnership). Con particolare riferimento alle scuole, è bene sottolineare che gli strumenti descritti sono utili, oltre che per il lavoro collaborativo tra colleghi e con operatori di altre organizzazioni, anche per il lavoro con gli alunni.

Il catalogo
I criteri seguiti per costruire il catalogo sono stati da una parte la gratuità degli strumenti, dall’altra la disponibilità di versioni mobile. Di seguito una descrizione degli strumenti digitali censiti, utili secondo noi alle organizzazioni che intendono attivare competenze di project management, con una indicazione delle principali potenzialità e delle criticità.

Leggi tutto il catalogo su "percorsi di secondo welfare".

domenica 3 gennaio 2016

Promuovere le partnership attraverso i laboratori di formazione-intervento

Riflessioni sulla costruzione di partnership a partire da tre esperienze

di Luciano Barillà, Marco Cau, Graziano Maino, Anna Omodei

Promuovere la costruzione di partnership e sostenere lo sviluppo di relazioni collaborative è possibile. Per farlo è necessario moltiplicare le occasioni di incontro fra gli attori e fare in modo che siano percepite come produttive.
Continua a leggere su Percorsi di secondo welfare.

mercoledì 2 dicembre 2015

Laboratorio Progettare in partnership per le scuole [#PPPNP]

di Marco Cau e Graziano Maino


Parte oggi Progettare in partnership, laboratorio che coinvolge una trentina di docenti, promosso da quattro Istituti comprensivi e da due Istituti superiori, scuole che guardano a una stagione complessa e sfidante, con l’idea che attraverso la collaborazione si possano aprire nuove opportunità.

Ecco le coordinate di metodo che ci guideranno nell’arco di quattro mesi:

- sviluppare competenze di progettazione da riportare a scuola;
- prendere spunto da domande e da opportunità concrete;
- alternare confronti, sperimentazioni, indicazioni pratiche, strumenti riutilizzabili;
- prendersi qualche pausa riflessiva per districare stimolanti intrecci concettuali;
- delineare in project-work ipotesi progettuali realizzabili.

Sei incontri, sei questioni a tema


  1. Ecosistemi e relazioni: i progetti co-dipendono dalla lettura dei contesti, dall’ascolto degli interlocutori dall’attivazione del capitale sociale.
  2. Domande e prospettive: i progetti provano a rispondere a problemi e difficoltà, prefigurando obiettivi e soluzioni praticabili.
  3. Project management: i progetti sono attività che richiedono governo, coordinamento e gestione.
  4. Budget: i progetti sono sistemi di acquisizione, gestione e rendicontazione di risorse economiche.
  5. Partnership: dalla ideazione alla progettazione, dalla ricerca dei finanziamenti alla realizzazione delle attività, dalla valutazione alla rendicontazione, i progetti si fanno alleandosi.
  6. Project work in partnership: ricollegare le questioni e dare forma a progetti che possano avere qualche buona chances di successo. Passando sul terreno operativo.


Nel primo incontro: ecosistemi e relazioni
Le idee progettuali si generano esplorando e conoscendo l’ecosistema nel quale l’organizzazione è attiva. Per prendere forma hanno bisogno del confronto con i soggetti che hanno interessi in gioco e dell’attivazione del capitale sociale che ne promuova lo sviluppo.
Quale lavoro per conoscere e interpretare il contesto?
Come far fare leva sui punti di forza che esso esprime?
Come mettere a fuoco i punti di debolezza?
Come valorizzare le opportunità e le disponibilità che l’ecosistema relazionale esprime?
Come coinvolgere, con quali strumenti consolidare le relazioni, la fiducia, l’ingaggio, la propositività?


Nel secondo incontro: domande e prospettive
Mettere a fuoco i problemi (ostacoli? sfide?) è essenziale per individuare percorsi praticabili e costruire progetti in grado di offrire soluzioni concrete.
Quale lavoro preliminare per definire i problemi in modo condiviso?
Quali strumenti per mettere a fuoco i problemi, stabilire priorità e azioni con maggiori probabilità di successo?
Come identificare indicatori per leggere cambiamenti e risultati?

Nel terzo incontro: project management

Per delineare i tracciati progettuali, curare i progetti in tutte le loro fasi, dall’idea alla realizzazione, dalla messa in opera alla valutazione, fino alla rendicontazione sono necessarie soft skill e competenze specifiche.
Come si passa dall’idea al progetto esecutivo, come si costruisce un progetto?
Come si gestisce, con quale regia e con quali strumenti di governance?
Quali sono le figure chiave e quale lo stile di lavoro?
Quali strumenti e quali competenze mettere in gioco?
Quali aperture alla partecipazione e come ricercare la continuità?


Nel quarto incontro: ecosistemi e relazioni
Le risorse sono un ingrediente essenziale e i progetti un dispositivo socio-tecnico per aggregarle, combinarle, utilizzarle, metterle in condizione di produrre impatti. Per questo la perizia nel gestire le risorse è una competenza essenziale.
Come si definiscono le risorse necessarie per realizzare un buon progetto? Quali modalità per individuare e raccogliere le risorse? Con quali strumenti si costruisce e si gestisce il budget di progetto? Quale relazione tra le risorse necessarie e disponibili e gli obiettivi, le attività e i risultati attesi di un progetto?


Nel quinto incontro: cross-sector partnership
I progetti hanno più possibilità se sono l’applicazione dell’intelligenza collettiva, l’esito di un processo di ricerca, la forma che prende un dialogo fra interessi, prospettive, saperi, desideri, intuizioni, obiettivi diversi. I progetti hanno più possibilità di ottenere i risultati che cercano, le risorse di cui hanno bisogno, le energie per innovare se attraversano i confini settoriali, mescolano nel carte, inventano nuove soluzioni.
Chi sono gli attori disponibili, che ruolo giocano, che interessi esprimono?
Che relazione intercorre tra capitale sociale, partnership, ipotesi progettuale, finanziatori?
Come costruire alleanze e accordi fattivi per accedere alle risorse?
Come avviare la ricerca delle risorse necessarie per realizzare un buon progetto?
Come orientarsi tra le diverse opportunità: bandi, crowdfunding, fundraising, sponsorship?


Nel sesto incontro: project work in partnership
Per passare all’azione e cercare le risorse necessarie per avviare progetti fattibili, useremo gli strumenti messi a punto nel corso del laboratorio. L’obiettivo è produrre semilavorati che facilitino la ricerca di linee di finanziamento rispondenti, dare forma a proposte che possano essere condivise, ulteriormente precisate, master per le molteplici occasioni che si susseguono.
Come passare dall’idea, elaborata e condivisa, a una elaborazione progettuale declinata e strutturata?
Come strutturare la scheda progetto, come articolare il budget?
E quale relazione tra scheda progetto, budget, cronoprogramma e responsabilità dei diversi partner?
Come adattare il proprio progetto ai bandi e alle altre opportunità di finanziamento?
Quali mediazioni tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può concretamente fare?

Su tutto questo lavoreremo a molte mani, mescolando partecipazione, scritture verticali, buonumore e un ridottissimo numero di slides.

lunedì 23 novembre 2015

Smontare e ricombinare format di partecipazione (#PPPNP), un post da mainograz.com

Con Graziano Maino stiamo conducendo workshop formativi sull'ideazione, la costruzione e la gestione di progetti in partnership pubblico, privato, non profit (#PPPNP).
Abbiamo realizzato proposte per Enti locali (qui) e Centri Servizi Volontariato (qui e qui), stiamo operando con le imprese sociali (qui e qui), avvieremo a breve un laboratorio per alcuni Istituti scolastici.
I workshop prevedono sempre:
> idee per rompere il ghiaccio (un minimo di inquadramento teorico);
> confronto a partire dalle esperienze (mettiamole in gioco);
> strumenti operativi (da utilizzare concretamente, in gruppi di lavoro e in modalità project work, con l’obiettivo di delineare progetti concreti e realizzabili).
La conduzione partecipata dei laboratori ci ha richiesto l'utilizzo di tecniche e strumenti ingaggianti, coinvolgenti, collaborativi.
Le esperienze di volta in volta realizzate e le esigenze dettate dalle circostanze sul campo, ci hanno portato a utilizzare in modo originale - riadattandole e miscelandole - alcune metodologie offerte dalla ricca letteratura in materia (il tema è ampio e lo riprenderemo).

Intanto, Graziano Maino ha raccontato in un post la sfida di "smontare e ricombinare format di partecipazione".


Smontare e ricombinare format di partecipazione (#PPPNP)

Di Graziano Maino

Sovraccarichi

Recentemente ci siamo trovati a condurre un momento di confronto più affollato di quanto ci si aspettasse. Il programma prevedeva di utilizzare OPERA come format di partecipazione, confronto, scrittura collettiva. A fronte delle presenze abbiamo mantenuto la tecnica di facilitazione prevista con risultati poi apprezzati. Tuttavia, ripensandoci, forse si poteva fare diversamente.
Qui un breve resoconto di quello che è accaduto e di quello che si potrebbe fare – e che forse faremo – in un prossimo incontro che si svilupperà nel  paio d’ore che avremo a disposizione e che si preannuncia affollato (detto altrimenti: due ore, interverranno molte persone, piuttosto impegnate, decisamente di corsa).

Riconsiderando una recente esperienza

Nello situazione alla quale ci riferiamo, più di sessanta persone si sono confrontate, e hanno attinto alle loro esperienze, hanno prodotto nuove idee.
OPERA la tecnica utilizzata, una sorta di focus-group guidato volto a facilitare il confronto collettivo su questioni concordate nella fase di apertura del momento di lavoro (la domanda guida). Di solito la tecnica viene impiegata con efficacia in presenza di venti-venticinque persone, numero che consente interazioni fluide.
Il movimento interno di OPERA prevede cinque fasi, ciascuna delle quali ha una finalità propria e produce un risultato funzionale al passaggio successivo. Di seguito le fasi previste dalla tecnica.

giovedì 30 luglio 2015

Progettare in partnership nelle organizzazioni di volontariato

di Marco Cau e Graziano Maino.


Tra le organizzazioni di volontariato si fa strada la consapevolezza che è necessario superare la fatica di percorsi in solitaria: è più interessante, piacevole e produttivo incontrarsi, cercare punti di contatto, abbandonare le ritrosie, aiutarsi e collaborare in progetti innovativi, anche in una logica pubblico-privato-nonprofit (#PPPNP).
Ma non basta intravedere la saggezza di questo nuovo corso, la domanda è: come progettare insieme?
Servono strumenti, competenze, allenamento, sensibilità, savoir-faire, interlocutori in sintonia: disposti a provare, a sperimentare, a condividere.
Da queste esigenze sono nati i due esempi che proponiamo di seguito: due Centri Servizio Volontariato ci hanno chiesto altrettanti laboratori per confrontare esperienze, sondare disponibilità, far pratica di approcci e tecniche, provare a costruire progetti (almeno nella loro struttura essenziale).
Il metodo che abbiamo proposto è quello di un laboratorio-project work (imparare facendo) divertente, operativo e partecipato.
I due laboratori sono organizzati in moduli (con orari adattabili in base alle esigenze di lavoro e di approfondimento delle organizzazioni).
Ogni modulo prevede sempre:
> idee per rompere il ghiaccio (un minimo di inquadramento teorico);
> confronto fra esperienze (mettiamole in gioco);
> strumenti operativi e competenze (da usare nelle organizzazioni);
> link utili per approfondire (bibliografia, sitografia e strumenti online).
I laboratori (informati, animati e strumentati da esperti) si configurano come momenti di confronto tra operatori di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.


Esempio 1

#progettare
partnership, project management, risorse

modulo UNO > partnership
(si progetta con altri, diversi da noi)
#Partnership #Progetto #CapitaleSociale #Stakeholder #PPPNP

Non c’è progetto senza partnership, non c’è partnership senza progetto.
In cosa consiste un progetto? Perché e come si lavora in partnership? Come si costruisce una partnership coerente con il progetto? Chi sono gli attori in campo? Che ruolo giocano? Che relazione intercorre tra progetto, partnership, capitale sociale? Quali ingredienti e strumenti occorrono per costruire progetti e partnership forti e durevoli? Su cosa bisogna puntare? Quali rischi occorre evitare? Quali accordi per formalizzare le partnership?

modulo DUE > project management
(i progetti e le partnership hanno bisogno di cura)
#ProjectMangement #ProgettazionePartecipata #Regia #Continuità #ProgettazioneRiflessiva

Occorre curare i progetti in tutte le fasi, dall’idea alla realizzazione, dalla messa in opera alla valutazione.
Come si passa dall’idea al progetto esecutivo? Come si costruisce un progetto? Come si gestisce? Quale regia per il progetto? Quali strumenti di governance? Quali le figure chiave? Quale lo stile di lavoro? Quali strumenti è utile mettere in gioco? Progettazione o progettazione partecipata? Come dare continuità ai progetti? Quale ruolo e quale stile di lavoro per le persone coinvolte nei progetti?

modulo TRE > risorse
(le risorse per i progetti e la loro gestione)
#Risorse #Excel #Bandi #Crowdfunding #Fundraising

Il progetti hanno bisogno di risorse e le risorse vanno gestite con efficacia ed efficenza.
Come si definiscono le risorse necessarie per realizzare un buon progetto? Quali modalità per individuare e raccogliere le risorse? Come rapportarsi a bandi, finanziamenti e altre opportunità, con quali approcci? Con quali strumenti si costruisce e si gestisce il budget di progetto? Quale relazione tra le risorse necessarie e disponibili e gli obiettivi, le attività e i risultati attesi di un progetto?

modulo QUATTRO > project work
(dall’idea al progetto)
#ProjectWork, #ImparareFacendo #ExcelFacile #ApprendimentoCooperativo #Laboratorio

Dall’idea al progetto: una giornata di project work per sperimentare alcuni strumenti di lavoro presentati.
Laboratorio per cimentarsi concretamente su alcuni capitoli chiave di un progetto: l’accordo tra le organizzazioni proponenti; l’analisi del contesto e le motivazioni; gli obiettivi; i destinatari; le attività; i prodotti; i risultati attesi; la comunicazione; i tempi; il budget; i partner.

Esempio 2

#focuspxp
leggere potenzialità e bisogni della comunità per attivare partnership progettuali

modulo UNO > leggere la comunità
[la comunità non è un libro aperto]
#Bisogni #Potenzialità #Problemi #CapitaleSociale #RicercaAzione

Le idee progettuali derivano dall’esplorazione e dal coinvolgimento della comunità.
Quale lavoro preliminare per mettere a fuoco i bisogni e i problemi che investono una comunità? Come far emergere le potenzialità e i punti di forza? Come valorizzare le disponibilità e superare le ritrosie che si incontrano? Come alimentare fiducia, ingaggio, proattività, empowerment? Quali strumenti per la ricerca-azione?

modulo DUE > partnership progettuali
[alleanze per estendere capacità di analisi e di risposta]
#PPPNP #Stakeholder #Pazienza #Regia #ValutazioneExAnte

Costruire alleanze complementari per immaginare proposte innovative.
Chi sono gli attori disponibili, che ruolo giocano, che interessi esprimono? Che relazione intercorre tra capitale sociale, partnership e ipotesi progettuale? Come costruire una partnership fattiva pubblico-privato-nonprofit? Come rendere durevoli le alleanze? Su cosa puntare, quali rischi evitare? Quali strumenti per collaborare?

modulo TRE > proposte praticabili
[prefigurazioni coerenti e sostenibili]

#Risorse #Continuità #Praticabilità #SchedaProgetto #ProgettazionePartecipata

Mettere a fuoco idee e delineare piste di lavoro concrete.
Come passare dalla fase di conoscenze e di coinvolgimento al percorso di ideazione progettuale? Come avviare la ricerca delle risorse necessarie per realizzare un buon progetto? Quale mediazione tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può concretamente fare? Come costruire una prima scheda-progetto coerente e spendibile per una progettazione esecutiva?

Qui il link al programma del laboratorio che realizzeremo tra settembre e ottobre 2015 per conto del Centro Servizi Volontariato della provincia di Pavia.