venerdì 21 novembre 2014

Appunti sulla scheda progetto (post per #PPPNP "Costruire Partnership Pubblico-Privato-NonProfit”)

#PPPNP "Costruire Partnership Pubblico-Privato-NonProfit” è un ciclo di quattro giornate formative (la prima il 5 dicembre 2014, ancora qualche posto disponibile) organizzato dalla Provincia di Milano con il supporto di Pares, a cui sto lavorando con Graziano Maino e Anna Omodei.

Riguardo all'impostazione metodologica generale e ai riferimenti che terremo presenti nella preparazione e nella conduzione delle quattro giornate, rimando a  questo post di Graziano Maino, che va letto.

Qui sotto, alcuni appunti di lavoro su uno strumento di cui parleremo (e che useremo) nel laboratorio: la scheda progetto.

Ancora più sotto, le informazioni per iscriversi a #PPPNP.


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Appunti sulla scheda progetto

Un'idea, un concetto, un'idea 
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione 
se potessi mangiare un'idea 
avrei fatto la mia rivoluzione.
Giorgio Gaber, Un'idea, Dialogo tra un impegnato e un non so, 1972

Mettere a punto e realizzare un progetto (sociale, culturale, ambientale... di sviluppo locale) di successo è fare una (piccola) rivoluzione? Sicuramente sì, stando a una delle definizioni che di "rivoluzione" dà treccani.it: "mutamento, trasformazione, innovazione radicale".
Cosa deve produrre un progetto se non un mutamento, una trasformazione, un'innovazione radicale, che permetta di rispondere con efficacia ed efficienza a un problema, a un bisogno?

E comunque: all'inizio c'è l'idea, il "concetto", l'"astrazione", l'intuizione, anche, l'emozione, certamente.

Come nasce un'idea?
L'idea può essere insita nella mission di una organizzazione: nasce a partire dalle finalità per cui un'organizzazione esiste e dalle attività che l'organizzazione svolge.
L'idea può derivare da un bisogno espresso dal contesto in cui opera un'organizzazione.
L'idea può essere l'intuizione che consente di costruire una proposta adeguata a rispondere a un bando (un avviso, una call for proposals).
Certamente: un'idea di progetto spesso nasce da una miscela di queste tre motivazioni.

Come passare dall'idea (dall'astrazione) al progetto?
Un strumento molto utile (necessario) è la scheda progetto, ovvero una scheda sintetica, che descrive gli elementi fondamentali caratterizzanti l'idea di partenza (che nella scheda progetto viene appunto esplicitata e declinata).

La scheda progetto: non più solo l'idea, non ancora il progetto.

La scheda progetto serve:
- a chiarire a se stessi la propria idea; a visualizzarla; a coglierne le eventuali contraddizioni, a definirla, a rielaborarla, a renderla meno astratta;
- a presentare e condividere gli elementi fondamentali del progetto con il proprio gruppo di lavoro (una scheda progetto può essere scritta a più mani, magari usando strumenti come Google Drive, che facilita la scrittura collettiva, anche simultanea);
- a presentare e condividere gli elementi fondamentali del progetto con i (possibili) partner, che a loro volta potranno rielaborare la scheda, dando vita a un processo di progettazione circolare (la scheda progetto si scrive e si ri-scrive, si taglia, si cuce, si adatta, si sviluppa...) e aperto;
- a presentare e condividere l'idea con gli stakeholder e i (potenziali) beneficiari, per raccogliere suggerimenti utili, indicazioni di lavoro, nella logica della progettazione partecipata;
- a presentare l'idea a possibili finanziatori.


Un esempio di scheda progetto.

Ognuno dei campi della scheda non dovrebbe essere più lungo di 1.500-2000 caratteri.
L'esposizione deve essere chiara, precisa, coerente: le diverse sezioni devono "richiamarsi" vicendevolmente. È consigliabile fare uso di una prosa scarna ed essenziale.

1. Organizzazione proponente
Descrivere vision, mission e attività dell'organizzazione. Chi siamo?

2. Motivazione del progetto
Descrivere il problema, il bisogno (i bisogni) a cui si intende fare fronte, con riferimento al contesto di riferimento. A che bisogno intendiamo far fronte? Dove?

3. Obiettivo
Descrivere l'obiettivo (gli obiettivi) di cambiamento rispetto al bisogno sopra descritto. Dopo la conclusione del progetto, se avremo ben lavorato, come cambierà  - con riferimento al problema e al contesto individuati - la situazione rispetto a prima?

4. Destinatari
Indicare i beneficiari del progetto, ovvero i cittadini che esprimono il bisogno e/o sono coinvolti nel problema. A chi il nostro progetto procurerà un beneficio?

5. Attività
Descrivere l'attività (le attività) che il progetto intende sviluppare per far fronte al bisogno individuato e raggiungere l'obiettivo indicato. Concretamente, che intendiamo fare?

5. Prodotti
Descriverne, se previsto, l'output (gli output) dell'attività sopra descritta. Intendiamo realizzare un prodotto concreto (e tangibile) come esito della nostra attività?

6. Risultato atteso
Indicare il concreto risultato atteso (i concreti risultati attesi) e quantificare i miglioramenti previsti con riferimento al bisogno espresso e all'obiettivo di cambiamento descritto. Numeri, numeri, numeri.

7. Tempi
Indicare la durata del progetto, ipotizzando la data di inizio e la data di fine. Da quando a quando il progetto sarà operativo?

8. Budget
Indicare il budget di massima del progetto, senza entrare nel dettaglio, semplicemente ipotizzando una "taglia" minima e una massima. Quanto pensiamo possa costare il progetto? 

9. Possibili partner
Indicare i possibili partner del progetto: le organizzazioni che si ritiene utili coinvolgere per raggiungere con maggior efficienze ed efficacia gli obiettivi indicati e per conseguire i risultati attesi. Con chi intendiamo collaborare nella realizzazione concreta del progetto?

10. Contatti
Indicare l'organizzazione che ha messo a punto la scheda, il nome della persona che sta coordinando la progettazione, la sua email e il suo recapito telefonico. 


Bibliografia minima di questo post
Elena M. Plebani, Alessio Lorenzi, L'ABC di un progetto, Centro Servizi per il Volontariato di Padova, 2004.
Elena M. Plebani, Alessio Lorenzi, Ideare e gestire progetti nel sociale, Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Trento, 2009.


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Iscriversi a #PPPNP, "Costruire Partnership Pubblico-Privato-NonProfit”
Il laboratorio formativo:
- è rivolto a chi dirige, coordina, opera in organizzazioni private, nonprofit, in servizi alla persona, sociali, socioeducativi, sociosanitari.
- si svolgerà negli spazi della Provincia di Milano in viale Piceno 60 a Milano;
- costa 30 euro a partecipante (crediti ECM e FCO.AS richiesti).
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 novembre 2014.
Info: Carmela Gualtieri, c.gualtieri@provincia.milano.it - 02 7740 6925.