12 corsi localizzati in 6 diverse sedi in provincia di Pavia. 120 ore di formazione. Oltre 150 insegnanti di 9 scuole iscritti ai percorsi formativi. 12 insegnanti delle stesse scuole coinvolti nella messa a punto dei contenuti formativi e come docenti e co-docenti. Sono i numeri di Pavialearning 2.0, programma di aggiornamento sui temi della didattica digitale che ho ideato con Marzio Rivera per conto di Istituto Santachiara - e di cui ho già scritto qui e qui.
Con un gruppo di insegnati, tra il dicembre 2012 e venerdì scorso, attraverso un laboratorio di progettazione formativa in presenza e a distanza, abbiamo messo a punto contenuti e organizzazione di un pacchetto formativo che comprende:
# Corso di base: usare tablet e lim (cinque edizioni)
# Corso base: didattica con tablet e lim (tre edizioni)
# La rete informatica della scuola (due edizioni)
# Didattica con le applicazioni Google (una edizione)
# Le buone pratiche (una edizione).
I corsi si svolgeranno in marzo e aprile 2013.
Con il programma
Pavialearning, oltre a rispondere a bisogni formativi legati all'adozione - nelle scuole - di nuovi strumenti digitali e di nuove metodologie didattiche ad essi connesse, ci siamo dati l'obiettivo di
costruire una piccola comunità professionale di insegnati provenienti dai diversi istituti della provincia di Pavia.
Nell'ambito del percorso di progettazione, alcuni docenti si sono conosciuti (o hanno approfondito la conoscenza) e hanno
iniziato a lavorare insieme.
Anche nella realizzazione dei corsi, intendiamo valorizzare questo approccio collaborativo: in aula ci saranno un docente e un co-docente, ma tutti i partecipanti saranno chiamati a contribuire in modo attivo, mettendo in gioco e condividendo competenze ed esperienze.
Per esempio, i due corsi sulle reti informatiche scolastiche - condotti da un
docente esperto - saranno occasione per presentare le esperienze, le criticità, le soluzioni adottate dai diversi istituti.
Ancora, nel corso sulle buone pratiche il docente di riferimento lancerà temi, darà il taglio alla giornata, tirerà le fila, ma proprio quel percorso sarà occasione per rafforzare la comunità professionale
nascente e creare le condizioni per una continuità del lavoro comune,
oltre la fine del progetto di aggiornamento: soprattutto in questo caso, la modalità formativa adottata non sarà
tradizionale e "frontale" ma basata su una tavola rotonda animata, aperta ai contributi di tutti i partecipanti.
Vedi anche:
Progettare la formazione con i destinatari: un'esperienza in corso
Scuola digitale: un'opportunità in provincia di Pavia
Luca De Biase lancia una discussione sul tema della scuola digitale
Visualizzazione post con etichetta didattica laboratoriale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta didattica laboratoriale. Mostra tutti i post
domenica 24 febbraio 2013
lunedì 28 gennaio 2013
Luca De Biase lancia una discussione sul tema della scuola digitale
In un post del 22 gennaio sul suo blog, Luca De Biase scrive alcuni interessanti appunti sul tema della scuola digitale e apre un bel dibattito online.
Molti lettori postano commenti.
De Biase li riprende e li sintetizza in un secondo post il 24 gennaio. Che chiude così (corsivi miei):
Il primo post di Luca De Biase
Il secondo post di Luca De Biase
Vedi anche:
Progettare la formazione con i destinatari: un'esperienza in corso
Sperimentare nuove didattiche nell'era digitale. Vademecum di un progetto sperimentale
Scuola digitale: un'opportunità in provincia di Pavia
Molti lettori postano commenti.
De Biase li riprende e li sintetizza in un secondo post il 24 gennaio. Che chiude così (corsivi miei):
[...] alla fine quello che conta sono le persone. Verità fondamentale alla quale occorre tornare anche se convince troppo facilmente. E indirizza verso il tema della formazione dei formatori. Che probabilmente a sua volta non è più pensata in modo tradizionale, ma attraverso l’esperienza di coltivare una visione, una progettazione, una verifica empirica e una riflessione sui feedback. Anche gli insegnanti entrano nell’era dell’innovazione da praticare e non più da subire.E' questa l'impostazione che stiamo cercando di dare, in provincia di Pavia, a Pavialearning 2.0, un piccolo programma di formazione di Santachiara CFP, che stiamo mettendo a punto con il contributo attivo dei docenti delle scuole (prossimo incontro di progettazione partecipata: venerdì 1 febbraio, ore 14.30, presso Istituto Santachiara, Voghera).
Il primo post di Luca De Biase
Il secondo post di Luca De Biase
Vedi anche:
Progettare la formazione con i destinatari: un'esperienza in corso
Sperimentare nuove didattiche nell'era digitale. Vademecum di un progetto sperimentale
Scuola digitale: un'opportunità in provincia di Pavia
mercoledì 26 dicembre 2012
Progettare la formazione con i destinatari: un'esperienza in corso
Su incarico dell'Istituto Santachiara, Marzio Rivera e io stiamo progettando PAVIALEARNING 2.0, un programma di formazione sui temi della didattica digitale destinato agli insegnanti delle scuole secondarie superiori della provincia di Pavia (ne ho scritto qui).
L'esigenza di aggiornamento su questi temi deriva dal fatto che (come ha scritto con efficacia qui Guido Vinciguerra) a fronte di molte risorse pubbliche messe a disposizione per l'acquisto di strumenti digitali, sono scarse le possibilità offerte ai docenti (e ai tecnici) delle scuole di completare e arricchire la propria formazione sull'uso di questi dispositivi e manca quasi del tutto un'attenzione al tema delle infrastrutture di rete necessarie per utilizzare al meglio i nuovi device.
Con PAVIALEARNING 2.0 ci proponiamo pertanto di: (i) formare il personale della scuola all'uso dei nuovi dispositivi e alle metodologie didattiche ad essi connesse, (ii) offrire formazione e accompagnamento sulla gestione e sullo sviluppo della rete di istituto, (iii) incentivare collaborazione e cooperazione tra scuole e docenti, (iiii) condividere e valorizzare le esperienze in corso nella provincia di Pavia e altrove.
Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi, invece di progettare i percorsi didattici a tavolino e di affidarci a formatori esterni, abbiamo invitato gli insegnanti delle scuole pavesi a progettare con noi i contenuti della formazione e abbiamo chiesto a chi ha competenze da spendere di mettersi a disposizione come docente.
Il 13 dicembre scorso abbiamo svolto con diversi insegnanti una prima riunione di lavoro, per condividere e validare gli obiettivi e per raccogliere le prime esigenze formative. Altre indicazioni ci sono arrivate via email da colleghi non presenti all'incontro.
Oltre a individuare i principali contenuti didattici, abbiamo convenuto di rinunciare a un'impostazione formativa tradizionale e abbiamo deciso di adottare una didattica laboratoriale, collaborativa, personalizzata: (a) il docente più esperto conduce il laboratorio con funzione di formatore ma adotta una modalità paritaria e cooperativa che chiama in causa le competenze di tutti i partecipanti; (b) il laboratorio è luogo di collaborazione e socializzazione e crea le premesse per la costruzione di comunità professionali destinate a mantenersi nel tempo; (c) i laboratori formativi sono adattati e condotti tenendo conto delle specifiche esigenze dei partecipanti e degli istituti scolastici coinvolti.
Abbiamo quindi costituito un laboratorio di progettazione formativa a distanza utilizzando due semplici strumenti:
1) la mailing list pavialearning@googlegroups.com, su Google Gruppi, per facilitare la comunicazione orizzontale e aperta tra tutti i componenti del laboratorio di progettazione;
2) una tabella su Google Drive, per costruire a distanza a più mani il piano didattico, dando la possibilità a tutti i componenti del gruppo di lavoro di visualizzare in tempo reale le proposte dei colleghi e di inserire le proprie.
La tabella contiene le principali informazioni necessarie per mettere a punto il complessivo programma di formazione PAVIALEARNING 2.0: titolo del modulo didattico, calendario di massima, luogo e sede di svolgimento della formazione, attrezzatura e logistica necessarie, numero di ore di formazione e loro cadenza, contenuti formativi, numero partecipanti, numero edizioni, interesse a partecipare come allievi, interesse a contribuire come docenti.
A metà gennaio proveremo a tirare le somme della progettazione svolta a distanza nell'ambito di una seconda riunione di lavoro in presenza: i moduli formativi pianificati insieme si svolgeranno tra febbraio e aprile 2013 in diverse scuole della provincia di Pavia.
Vedi anche:
Sperimentare nuove didattiche nell'era digitale. Vademecum di un progetto sperimentale
Scuola digitale: un'opportunità in provincia di Pavia
L'esigenza di aggiornamento su questi temi deriva dal fatto che (come ha scritto con efficacia qui Guido Vinciguerra) a fronte di molte risorse pubbliche messe a disposizione per l'acquisto di strumenti digitali, sono scarse le possibilità offerte ai docenti (e ai tecnici) delle scuole di completare e arricchire la propria formazione sull'uso di questi dispositivi e manca quasi del tutto un'attenzione al tema delle infrastrutture di rete necessarie per utilizzare al meglio i nuovi device.
Con PAVIALEARNING 2.0 ci proponiamo pertanto di: (i) formare il personale della scuola all'uso dei nuovi dispositivi e alle metodologie didattiche ad essi connesse, (ii) offrire formazione e accompagnamento sulla gestione e sullo sviluppo della rete di istituto, (iii) incentivare collaborazione e cooperazione tra scuole e docenti, (iiii) condividere e valorizzare le esperienze in corso nella provincia di Pavia e altrove.
Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi, invece di progettare i percorsi didattici a tavolino e di affidarci a formatori esterni, abbiamo invitato gli insegnanti delle scuole pavesi a progettare con noi i contenuti della formazione e abbiamo chiesto a chi ha competenze da spendere di mettersi a disposizione come docente.
Il 13 dicembre scorso abbiamo svolto con diversi insegnanti una prima riunione di lavoro, per condividere e validare gli obiettivi e per raccogliere le prime esigenze formative. Altre indicazioni ci sono arrivate via email da colleghi non presenti all'incontro.
Oltre a individuare i principali contenuti didattici, abbiamo convenuto di rinunciare a un'impostazione formativa tradizionale e abbiamo deciso di adottare una didattica laboratoriale, collaborativa, personalizzata: (a) il docente più esperto conduce il laboratorio con funzione di formatore ma adotta una modalità paritaria e cooperativa che chiama in causa le competenze di tutti i partecipanti; (b) il laboratorio è luogo di collaborazione e socializzazione e crea le premesse per la costruzione di comunità professionali destinate a mantenersi nel tempo; (c) i laboratori formativi sono adattati e condotti tenendo conto delle specifiche esigenze dei partecipanti e degli istituti scolastici coinvolti.
Abbiamo quindi costituito un laboratorio di progettazione formativa a distanza utilizzando due semplici strumenti:
1) la mailing list pavialearning@googlegroups.com, su Google Gruppi, per facilitare la comunicazione orizzontale e aperta tra tutti i componenti del laboratorio di progettazione;
2) una tabella su Google Drive, per costruire a distanza a più mani il piano didattico, dando la possibilità a tutti i componenti del gruppo di lavoro di visualizzare in tempo reale le proposte dei colleghi e di inserire le proprie.
La tabella contiene le principali informazioni necessarie per mettere a punto il complessivo programma di formazione PAVIALEARNING 2.0: titolo del modulo didattico, calendario di massima, luogo e sede di svolgimento della formazione, attrezzatura e logistica necessarie, numero di ore di formazione e loro cadenza, contenuti formativi, numero partecipanti, numero edizioni, interesse a partecipare come allievi, interesse a contribuire come docenti.
A metà gennaio proveremo a tirare le somme della progettazione svolta a distanza nell'ambito di una seconda riunione di lavoro in presenza: i moduli formativi pianificati insieme si svolgeranno tra febbraio e aprile 2013 in diverse scuole della provincia di Pavia.
Vedi anche:
Sperimentare nuove didattiche nell'era digitale. Vademecum di un progetto sperimentale
Scuola digitale: un'opportunità in provincia di Pavia
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